Il 15 Ottobre prossimo, tra poco più di un mese, i cittadini di Trieste sono chiamati a riunirsi per la PRESENTAZIONE POPOLARE di un arbitrato INTERNAZIONALE per far finalmente RICONOSCERE e RISPETTARE i TRATTATI SOTTOSCRITTI nel secondo dopo guerra e dare finalmente dignità a Trieste, che sotto gli abusi del governo italiano ha potuto accumulare soltanto MACERIE. Teniamo a precisare che non si tratta di semplice indipendentismo, MA DI FAR RISPETTARE I TRATTATI INTERNAZIONALI SOTTOSCRITTI! Sono coinvolti tutti COLORO CHE VIVONO A TRIESTE. Non solo i nativi!
L’appuntamento è Sabato 15 Ottobre in Via Fabio Severo 14/B dalle ore 17:00 con Alessandro Ferluga, Lorenzo Gentile e Peter Regent che forniranno ampie delucidazioni sulla questione!
Un PORTO FRANCO praticamente paralizzato, sempre più imprese chiudono i battenti, disoccupazione cittadina a livelli allarmanti ed una forte emigrazione, come abbiamo già riportato nei nostri precedenti post. Ben 27.000 cittadini hanno abbandonato la città negli ultimi 25 anni, come riportato anche dai quotidiani locali. Addirittura si parla che dal 1954 ben 70.000 triestini hanno abbandonato la città.
L’amico Mario Comuzzi dichiara:
La cancellazione di un popolo europeo. Genocidio della popolazione di Trieste in tre fasi.
Prima fase:
Pulizia etnica iniziata immediatamente con l’occupazione del 1918, costringendo a emigrare decine di migliaia di cittadini del nostro territorio, sostituiti da decine di migliaia di italiani, prevalentemente meridionali.
Seconda fase:
Dal 1954 (inizio della seconda occupazione italiana) agli anni settanta: operazione Frankenstein a livello di massa. Emigrano quasi 70.000 triestini di antica tradizione familiare indipendentista, operai e specialisti della navalmeccanica; in cambio arrivano a Trieste 60.000 italiani, pescatori e contadini, che abbandonano l’Istria e la Jugoslavia.
Terza fase:
Il sabotaggio del Porto Franco, la migrazione di molte industrie, la camicia di forza di una regione estranea, l’isolamento dalla rete europea dei trasporti, l’impoverimento culturale e la conseguente continua riduzione di posti di lavoro: tutte condizioni che fanno emigrare i giovani di Trieste come una irrefrenabile emorragia.
Programmato e perseguito con cinico accanimento da tutti i governi dell’Italia democratica che si sono avvicendati dal 1954 in poi, ancora qualche anno e il genocidio sarà compiuto.
Tutti coloro che hanno operato a livello politico a Trieste in questi 60 anni non solo non hanno fatto gli interessi, ma addirittura hanno agito CONTRO la città, secondo gli attivisti.
L’amico Mario Comuzzi, attivista di lungo corso dei diritti umani a Trieste, insieme a U.H.R.T.A. e ai suoi collaborati, ha pubblicato il libro “L’Italia e Trieste una storia senza fine di violazioni ai diritti umani“, di cui consigliamo FORTEMENTE la lettura almeno a tutti i residenti della città di Trieste, per conoscere finalmente la STORIA della città. Purtroppo una storia fatta di ABUSI e SOPRUSI!!
Per l’acquisto del libro puoi rivolgerti direttamente a Mario Comuzzi Account Facebook,
all’associazione U.H.R.T.A., Blog, o direttamente presso la sede della “Trieste United Territory Project” in Viale XX Settembre nr. 53/B a Trieste dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 20.00, telefono nr. 040568839, email: triesteproject@gmail.com.
E’ ora che la CITTADINANZA suoni finalmente la SVEGLIA ai distruttori e ai violentatori dei diritti umani: l’Italia!
Di seguito uno dei tanti interventi di Lorenzo Gentile, TRIESTINO a Londra, che con il cuore in mano sta cercando di sensibilizzare gli abitanti della sua città natale: TRIESTE!! Troviamo davvero importante agire con umanità e parlare con il cuore come fa Lorenzo. Dei politici italiani, dei loro imbarazzanti discorsi impostati e abbottonati, delle loro bugie, dei loro malefici modi di agire ne siamo fin troppo NAUSEATI!
Match point per la cittadinanza e indivisibilità del Territorio Libero di Trieste!
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