Il 28 Febbraio 2007 è stata spezzata la vita del promettente 24enne, GIULIO COMUZZI, dalle spiccate attitudini musicali, ma anche poetiche e informatiche, nonostante la malattia psichiatrica gli faceva trascorre momenti difficili.
Il padre Mario, vero e proprio GUERRIERO d’altri tempi, nonostante gli innumerevoli e violenti attacchi subiti, continua a battersi caparbiamente, insieme allo staff di UHRTA (United Human Rights Trieste Association), per il rispetto dei diritti umani che ogni giorno vengono calpestati da un sistema ASSASSINO.
Mario ricorda con affetto ciò che il maestro di musica, Massimo Gon, gli confidò ai tempi in cui il figlio Giulio frequentava il conservatorio:
“Giulio può diventare l’Horowitz della nostra epoca, il più grande pianista dei nostri tempi!”
Per leggere la storia di Giulio e le battaglie del padre, Mario Comuzzi, potete visitare il sito http://www.giuliocomuzzi.it
Quando Chopin stava ormai molto male l’amico Delacroix scriveva: “Quanti mascalzoni in giro mentre questa bella anima si spegne”.
ONORE E MASSIMA SOLIDARIETÀ A MARIO COMUZZI E ALLO STAFF di URHTA che combattono ogni giorno un sistema assassino che ci sta stritolando sempre più.
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