Estero

Le attenzioni dell’IMPERIALISMO si spostano al PETROLIO VENEZUELANO!

Dopo l’Ucraina, la Siria, l’Iraq, la Libia le attenzioni dell’imperialismo si trasferiscono in Sud America. Precisamente in Venezuela. L’ennesimo coincidenza che trattasi di un paese dalla riserve petrolifere e minerarie IMMENSE! 

Da diverse settimane si susseguono devastazioni di università, scuole, ospedali, autobus per mano della CRIMINALE destra venezuelana che non ha proprio nulla a che vedere con il VERO popolo venezuelano. Quelli che scendono in piazza a distruggere e devastare sono i figli di papà o chi ha venduto l’anima al diavolo. Non il vero popolo venezuelano.

Questo lo diciamo a tutti quegli attivisti e rivoluzionari che non hanno capito una benemerita… BANANA sul mondo. Non vi sono bastate l’Ucraina, la Siria, la Libia, l’Iraq?? Non avete ancora capito chi c’è dietro a queste distruzioni? Pensate davvero che all’occidente, agli americani e agli europei, interessi il bene dei paesi poveri? 

Siamo seri per cortesia e diamoci una svegliata! Di seguito un articolo molto interessante dove si parla della balcanizzazione, anche in questo caso, del Venezuela per accaparrarsi le risorse del paese e lasciare le zone “morte” al legittimo governo.

La Goldaman Sachs ha acquistato a prezzi stracciati bond di PDVSA, la compagnia petrolifera statale. L’ennesima scommessa dei banchieri sulla vita di milioni di persone e sulla decadenza del governo Maduro anche se l’opposizione fa finta di indignarsi a questa operazione degli avvoltoi americani.

Questo è il nostro sistema economico che quotidianamente alimentiamo: NEOLIBERISMO

La Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, ha acquistato circa 2800 milioni di dollari in bond della PDVSA, compagnia petrolifera statale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, detenuti dalla Banca Centrale del Venezuela (BCV). La notizia è stata resa nota da fonti legate all’operazione, secondo quanto afferma il ‘The Wall Street Journal’. 

Goldman Sachs acquista bond di PDVSA. Smentite la fake news sul Venezuela ad un passo dal default

Wall Street Journal: Goldman Sachs compró bonos de PDVSA con descuento del 69%

Secondo quanto sostenuto dall’analista francese  Thierry Meyssan, dopo la Libia e la Siria adesso viene il turno del Venezuela: “la situazione è già pronta, quando gli USA lo desiderino andrà ad iniziare la guerra”, avverte in una intervista rilasciata al network RT.

Secondo Meyssan, gli USA stanno cercando di seminare il caos nel paese per produrre una situazione di guerra civile. “Quando studiamo quello che è accaduto in Ucraina, in Siria o in Libia, è esattamente la stessa metodologia; inizia sempre allo stesso modo: si accusa il governo di commettere crimini orribili (…) poi si inviano nel paese delle forze speciali, alcuni francotiratori, i quali si installano sui tetti nel corso di manifestazioni di piazza, con l’obiettivo di sparare tanto contro i manifestanti come contro la polizia (..) Questo crea una confusione enorme ed ogni parte viene convinta che sia stata l’altra a sparare e questo segna l’inizio di uno scontro interno fra le fazioni, segnala Meyssan.

La visione di Meyssan coincide con quella del governo russo e con le sue analisi militari che osservano un salto di qualità notevole nelle proteste violente e nelle azioni armate cone avvenuto in Siria ed in Libia.
I gruppi operativi armati si complementano coordinandosi con gli agitatori di piazza infiltrati fra le proteste.

Mosca ha avvisato espressamente gli USA che andrà a rifiutare qualsiasi tipo di intervento straniero in Venezuela il cui punto di confluenza sia la frontiera con la Colombia.

La Siria in Venezuela

Allo stesso modo come in Siria, vogliono frammentare il Venezuela in “zone liberate” ed in zone sotto il controllo del Governo.
Le metodologie operative sono le stesse ricalcate. Allo stesso modo che in Siria nel 2011, gli strateghi del caos hanno sviluppato una prima fase con le massicce proteste di piazza.
Nella seconda fase sono apparsi i gruppi violenti (infiltrati) attaccando gli uffici pubblici e negozi.

In una terza fase (ripetendo lo stesso schema che in Siria) in Venezuela già sono all’azione i gruppi armati della guerra asimmetrica urbana.
Il ministro delle Relazione Interne, Néstor Reverol, ha precisato che “le azioni terroristiche e vandaliche hanno oltrepassato un livello di insurrezione armata”.
L’obiettivo centrale, secondo l’intelligence ufficiale – già non è più quello di generare il caos per le strade ma la lotta armata con obiettivi di occupazione territoriale. Si tratta, secondo gli esperti militari, 
di un piano di invasione occulta in embrione che punta all’occupazione militare di aree urbane e di paesi.

Coincidendo con Thierry Meyssan, in Siria, questa terza fase si è sviluppata con l’invasione terrorista di gruppi di mercenari addestrati dalla CIA, dal Mossad e dal Pentagono  negli appositi campi creati in  Giordania, in Turchia ed in Arabia Saudita.
L’obiettivo strategico era quello si sostituire l’Occupazione Militare convenzionale con l’occupazione terrorista. Secondo l’intelligence bolivariana, in Venezuela perseguono lo stesso obiettivo: sostituire al Golpe Militare un intervento militare diretto  con un processo settorializzato di occupazione occulta.

Venezuela: terrorismo e destabilizzazione. Stessa strategia della Siria

Non dimentichiamoci che pure noi siamo complici di questi crimini contro l’umanità!