Estero

Corea del Nord: Creano il mostro per poi ammazzarlo con il consenso dei tossico-teleutenti riconglioniti!

Da qualche settimana la propaganda dei media occidentali sulla questione della Corea Democratica è davvero molto intensa. Ad oggi non ci risulta che abbia attaccato o minacciato alcuno. Sta semplicemente eseguendo dei test missilistici per dare forti segnali a chi minaccia da oltre 60 anni il paese. Quanti test e massicce esercitazioni militari sono state fatte e vengono effettuate ogni giorno in ogni parte del mondo? Senza parlare della miriade di guerre dove sono morti e continuano a morire milioni di persone…  Eppure nessuno fiata.

Quando la violenta propaganda imperialista criminalizza chi non si allinea ai suoi voleri tutti ad allinearsi e a puntare il dito contro. Pure quelli che pensano e si sentono indipendenti e alternativi ma che in realtà non hanno capito davvero un beato cazzo. Tutti pronti a guardare nel giardino degli altri quando sarebbe il caso di guardare in casa nostra. Se non siamo in grado di capire in che società viviamo e ciò che ci circonda come possiamo mai comprendere cose a noi sconosciute? Quanto successo in Libia, in Siria, in Egitto, in Tunisia, in Iraq, in Afghanistan e in tante altre parti del mondo non è servito proprio a nulla. La gente non ha capito proprio nulla perché abbocca a tutte le MERDATE che i media di regime ci propina. La regia e l’iter è praticamente sempre lo stesso. Ricordate Saddam Hussein? Prima lo armarono, poi lo disarmarono ed infine lo uccisero barbaramente. E con Gheddafi che fecero? Lo criminalizzarono e poi lo uccisero ancor più barbaramente facendo cadere la Libia nel caos e nella distruzione totale. Eppure c’erano coglioni che esultavano alla morte di Gheddafi. Non sarà stato un angelo, però sfamava il proprio popolo e la nazione era in ordine. Oggi che situazione abbiamo in Iraq, in Libia, in Siria, in Afghanistan paesi dove siamo intervenuti militarmente? E del Venezuela vogliamo parlarne? Dittatura! Dittatura! Ma ci siete mai stati in Venezuela o vi fidate ciecamente delle porcate rigurgitate da coloro che voi stessi lottate?

Siamo alle solite… La stupidità è il male di questa disumanità. Sembra davvero che non abbiamo speranze. Con i media, ricordiamo essere  nelle mani di poche famiglie, ci fottono alla stragrande. 

Maurizio Barozzi: UN FILM (HORROR) GIA’ VISTO

21231796_1878692945490899_66364654097361196_n

21231006_1878692762157584_7446067464149579969_n

UN FILM (HORROR) GIA’ VISTO

PROSEGUONO LE FALSE E FUORVIANTI ACCUSE CONTRO LA NORD COREA DI KIM.
I mass media di tutto il mondo, dietro le veline statuitensi, sono scatenati nel disegnare il “pericolo” atomico della Corea.
Mentre lo Stato criminale di Israele, di riffa e di raffa, in pochi anni si è dotato di un modernisimo arsenale atomico divenendo, nel silenzio dei media, la quarta potenza nucleare del mondo, sempre rifiutando ogni proposta generale di riduzione degli armamenti atomici, oggi
la Corea che giustamente, per un minimo di deterrente a difesa in un contesto internazionale ostile, cerca di dotarsi di armi atomiche, oltretutto con rudimentale tecnologia a supporto per utilizzarle, viene criminalizzata!

E’ la solita tattica statunitense presentare i capi di stato non loro fantocci come mostri, prima di ammazzarli.
Un giochetto ad uso delle popolazioni cloroformizzate dalle televisioni, masse di borghesi preoccupati dalla guerra atomica, che semmai la scatenano proprio gli ameirani.
E così montano un immaginario, un desiderio di aspettativa che prima tipicamente e vilmente borghese, che prima o poi, in qualche modo , anche a Kim, come a Saddam e Gheddafy venga dato il fatto suo.
Poi dopo aver ridotto il paese “nemico” a un cumulo di macerie e morti, ci faranno sapere, con i loro mass media falsoni, che anche Kim mangiava i bambini, faceva il bagno in vasche con rubinetti d’oro e beveva champagne mentre il popolo moriva di fame.

CON QUESTI GIOCHETTI TENGONO IN PUGNO TRE QUARTI DEL PIANETA E NE RAPINANO L’80 PERCENTO DELLE SUE RISORSE.

Guardate quante bombe nucleari sono state fatte esplodere dal secondo dopoguerra al 2009, quindi non è manco aggiornato ad oggi. Qualcuno si è mai indignato? Ricordo quando qualche decennio fa la Francia testò un ordigno nucleare nella paradisiaca Polinesia. Reazioni? L’ONU, gli Stati Uniti, Israele, ecc.. dov’erano? 

 

 

 

Quello che i media non vi stanno raccontando sui test missilistici della Corea del Nord

700x350c50

Qui di seguito quello che i media non vi stanno dicendo sui recenti test missilistici della Corea del Nord.

Lo scorso lunedì, la Repubblica popolare di Corea ha lanciato un missile di media gittata Hwasong-12 sopra l’isola giapponese di Hokkaido. Il missile è atterrato in acqua senza causare danni a persone o proprietà. I media hanno immediatamente condannato il testo come un “atto provocatorio” che mostra come la Corea del Nord sfidi apertamente le risoluzioni Onu e “minacci i suoi vicini”. Il Presidente Trump ha fermamente criticato il test dichiarando:


“Azioni di minaccia e di destabilizzazione aumentano solo l’isolamento internazionale del regime di Kim nella regione e nel resto del mondo. Tutte le opzioni sono sul tavolo”.


Quello che i media non vi hanno raccontato è che, per tutte le ultime tre settimane, Giappone, Corea del Sud e Usa, sono stati impegnati in operazioni di simulazioni militari nell’Isola di Hokkaido e in Corea del Sud. Queste provocazioni di guerre non necessarie servono a simulare uno scenario di invasione della Corea del Nord e l’operazione per la “decapitazione” per rimuovere il regime.

Il leader supremo della Corea del Nord, Kim Jong-un ha ripetutamente chiesto agli Stati Uniti di porre fine a queste esercitazioni militari, ma gli Usa hanno sempre rifiutato, riservandosi il diritto di minacciare tutti, in ogni momento e in ogni luogo. E’ parte del cosiddetto “eccezionalismo” americano.

[…]
Il test missilistico di lunedì è stato condotto poche ore dopo che i giochi di guerra di Usa e i suoi alleati erano finiti. Il messaggio è chiaro: il Nord non è disposto ad essere umiliato pubblicamente e mettersi da parte senza rispondere. Invece che mostrare debolezza, il Nord ha chiarito di essere disposto a difendersi contro ogni aggressione straniera. In altre parole, il test NON è stato un “atto provocatorio” (come affermano i media) ma una modesta e ben pensata risposta di una nazione con un’esperienza di 64 anni di sanzioni, demonizzazione e minacce continue da parte di Washington. Il Nord ha risposto perché il livello raggiunto dagli Usa richiedeva una risposta. Fine della storia.

E lo stesso vale per i test dei tre missili di breve gittata della scorsa settimana (due dei quali apparentemente sono esplosi dopo il lancio). Questi test sono una risposta alle tre settimane di esercitazioni militari della Corea del Sud e i suoi alleati che ha coinvolto  75,000 truppe da combattimento accompagnate da centinaia di carri armati, veicoli armati, artiglieria pesante, una intera flotta navale e squadroni di jet e bombardieri strategici. Doveva il Nord stare seduto e aspettare che la brutale forza militare prendesse forma proprio sotto il suo naso???

Chiaramente no. Immaginate per un momento se la Russia iniziasse la stessa operazione al confine del Messico. Con la flotta russa che compie queste esercitazioni a tre miglia dalla baia di San Francisco, quale sarebbe la reazione di Trump?

E quindi perché il doppio standard è così palese perché si parla della Corea del Nord?

La Corea del Nord dovrebbe essere applaudita per mostrare al mondo di non lasciarsi intimidire dai bulli.Kim sa che ogni confronto con gli Usa finirà male per il Nord, ciononostante, non è crollato o si è arreso ai brulicanti colpi di guerra della Casa Bianca.

A proposito, la risposta di Trump al test missilistico di lunedì è stata appena coperta nei media mainstream e a buona ragione. Ecco cosa è successo due giorni dopo:

Mercoledì, una flotta aerea Usa di F-35B, F-15 e bombardieri B-1B, ha condotto operazioni militari su un campo di addestramento a est di Seoul. I B-1B, che sono bombardieri nucleari a bassa quota, hanno lasciato cadere le loro bombe al sito e poi sono ritornate alla loro base madre. La spettacolarità era destinata a inviare un messaggio a Pyongyang: Washington non è felice del test balistico del Nord ed è disposto ad usare armi nucleari se non si piegherà in futuro ai diktat Usa.

E quindi, realmente, gli Usa sono disposti ad utilizzare la forza nucleare contro la Corea del Nord per imporgli il loro diktat?

Sembra così, ma chi lo sa davvero? In ogni caso Kim non ha altra scelta che la fermezza. Se mostra qualche segno di debolezza, sa che finirà come Saddam e Gheddafi. E questo, naturalmente, è quello che guida la retorica iperbolica; il Nord vuole evitare lo scenario di Gheddafi a tutti i costi. (il motivo per cui Kim ha minacciato di lanciare missili nelle acque che circondano Guam è perché Guam è la casa della Anderson Airforce Base che è il punto di origine dei bombardieri nucleari B-1B che minacciano da tempo la penisola. Il Nord sente di dover rispondere a quella minaccia esistenziale).

Non sarebbe d’aiuto se i mezzi di comunicazione avessero accennato a questo fatto o è per la loro agenda meglio far apparire che sia Kim che stia abbaiando come un pazzo contro gli “Stati Uniti assolutamente innocenti”, un paese che cerca solo di preservare la pace ovunque va?

È così difficile trovare qualcosa nei media che non rifletta la polarizzazione e l’ostilità di Washington. L’unico articolo decente che sono riuscito a trovare è stato pubblicato dalla CBS News la scorsa settimana ed è stato scritto da un ex ufficiale dell’intelligence occidentale con decenni di esperienza in Asia. È l’unico articolo che ho trovato che spiega con precisione cosa sta andando oltre la propaganda.

“Prima dell’arrivo del presidente Trump, la Corea del Nord ha chiarito che era disposta a dare alla nuova amministrazione americana il tempo per rivedere la propria politica e trovare una soluzione migliore del presidente Obama. L’unica richiesta era che se gli Stati Uniti  avessero proseguito a pieno ritmo con i loro esercizi congiunti annuali con la Corea del Sud (specialmente se accompagnato dalla solita retorica di “decapitazione” e dai voli di bombardieri strategici sulla penisola coreana), il Nord avrebbe reagito fortemente.

In breve, gli Usa li hanno fatti e il Nord ha reagito.

Dietro le quinte i contatti sono saliti e scesi, ma non hanno potuto ottenere risultati. In aprile, il leader del Nord Corea Kim Jong Un ha lanciato nuovi missili come avvertimento, senza alcun effetto. Il regime ha lanciato i nuovi sistemi, uno dopo l’altro. Ancora, l’approccio di Washington non è cambiato “(Analisi: la vista di Pyongyang sulla crisi della Corea del Nord-Usa”, CBS News)

Ecco, quindi abbiamo la verità: il Nord ha fatto del suo meglio ma è tornata sui suoi passi quando Washington ha dimostrato di non voler negoziare e ha scelto di rafforzare l’embargo e minacciare la guerra. Questa è la soluzione di Trump. Qui altri estratti dello stesso articolo:

“Il 4 luglio, dopo il lancio del primo missile balistico intercontinentale di successo della Corea del Nord (ICBM), Kim ha inviato un messaggio pubblico che il Nord avrebbe potuto mettere i programmi nucleari e missilistici sul tavolo se gli Usa avessero cambiato il loro approccio.

Gli Stati Uniti non lo hanno fatto, così il Nord ha lanciato un altro ICBM,  deliberatamente come avvertimento per gli Stati Uniti che dovevano essere presi seriamente. Tuttavia, altri bombardieri B-1 hanno volato sopra la penisola e il Consiglio di sicurezza ONU ha approvato nuove sanzioni “.

Quindi, il Nord era pronto a fare qualche pesante concessione nella negoziazione, ma gli Stati Uniti non hanno accettato. Kim probabilmente ha avuto fiducia in quello che poteva essere cambio di marcia con Trump e aveva capito che potevano lavorare su qualcosa. Ma non è accaduto. Trump si è rivelato una sfinge più grande di Obama, che già era stato pessimo. Non solo si rifiuta di negoziare, ma manda minacce bellicose quasi ogni giorno. Non è ciò che aspettava il Nord. Stavano aspettando un leader “non interventista” con cui arrivare ad un compromesso.

La situazione attuale ha lasciato Kim senza buone opzioni. Può terminare il suo programma missilistico, o aumentare la frequenza dei test e sperare di aprire la strada ai negoziati. Kim ha scelto quest’ultima.

Ha fatto una cattiva scelta?

Può essere.

E’ una scelta razionale?

Si.

Il Nord sta scommettendo che i suoi programmi di armi nucleari saranno preziosi nei futuri negoziati con gli Stati Uniti. Il Nord non ha intenzione  colpire la costa occidentale degli Stati Uniti. È ridicolo! Non ci guadagna nulla. Quello che vogliono è salvaguardare la loro sovranità, procurarsi garanzie di sicurezza da Washington, rimuovere l’embargo, normalizzare i rapporti con il Sud, cacciare gli Stati Uniti dagli affari politici della penisola e (speriamo) di porre fine all’ irritante e infinitamente provocatoria occupazione americana che dura da 64 anni.

Il Nord è pronto all’accordo. Vogliono i negoziati. Vogliono porre fine alla guerra. Vogliono mettere tutto questo incubo dietro di loro e continuare con la loro vita. Ma Washington non lo farà perché gli Usa desiderano mantenere lo status quo. Washington vuole la sua permanenza perenne nella Corea del Sud in modo da poter circondare la Russia e la Cina con i sistemi missilistici e ampliare la sua presa geopolitica portando il mondo più vicino all’Armageddon nucleare.

Questo è ciò che vuole Washington e per questo la crisi della penisola continuerà a bollire.

Traduzione de l’AntiDiplomatico

Basi militari Americane in Corea del Sud:

Bayonet Training Area, Tong Du Chon, US Army
Brooklyn Hill, Yangsan, US Army
Bullseye 01, Kumchon-Ni, US Army
Bullseye 02, Kumchon Ni, US Army
Camp Ames, Taejon City, US Army
Camp Bonifas, Kumohon Ri, US Army
Camp Carroll, Waegwan, US Army
Camp Casey, Tongduchon, US Army
Camp Castle, Tond Du Chon, US Army
Camp Colbern, Songnam, US Army
Camp Eagle, Wonju City, US Army
Camp Edwards, Kumchon-Ni, US Army
Camp Essayons, Uijongbu, US Army
Camp Falling Water, Uijong Bu, US Army
Camp Garry Owen North, Kumohon Ni, US Army
Camp Giant, Kumchon, US Army
Camp Greaves, Kumchon Ni, US Army
Camp Henry, Taegu, US Army
Camp Hialeah, Pusan, US Army
Camp Hovey, Tongduchon, US Army
Camp Howze, Kumchon Ni, US Army
Camp Humphreys, Pyongtaek City, US Army
Camp Humphreys Comm Site, Pyongteak, US Air Force
Camp Jackson, Uijong Bu, US Army
Camp Kwangsa Ri Camp, Kwangsa Ri, US Army
Camp Kyle, Uijongbu, US Army
Camp Liberty Bell, Munsan Up, US Army
Camp Long, Wonju, US Army
Camp Market, Inchon, US Army
Camp Nimble, Tong Du Chon, US Army
Camp Page, Chun Chon, US Army
Camp Red Cloud, Uijong Bu, US Army
Camp Red Cloud Comm Site, Euijeongbu, US Air Force
Camp Sears, Uijongbu, US Army
Camp Stanley, Uijong Bu, US Army
Camp Stanton, Kumchon Ri, US Army
Camp Walker, Taegu City, US Army
Camp Yongin, Suwon, US Army
Chang San, Pusan, US Army
Cheju Do Training Center, Mosulpo, US Army
COMNAVFORKOREA Yongsan SK, Yongsan, US Navy
Dartboard Site, Taegu City, US Army
Far East Dist Engr, Seoul, US Army
Freedom Bridge, Munsan Up, US Army
Gimbols, Tongduchon, US Army
Gun Training Area, Tong Du Chon, US Army
H220 Heliport, Tong Du Chon, US Army
High Point, Chonan City, US Army
K-16 Air Base, Songnam, US Army
Kamaksan ASA, Tong Du Chon, US Army
Kimhae Storage Annex, Kimhae, US Air Force
Koon Ni Air Range, Koon Ni, US Air Force
Koryosan ASA, Inchon, US Army
Kunsan Air Base, Kunsan, US Air Force
Kunsan Pol Terminal Site, Kunsan City, US Army
Kwang-Ju Air Base, Kwang Ju, US Air Force
La Guardia, Uijongbu, US Army
Madison Site, Suwon, US Army
Masan Ammunition Depot, Masan, US Army
Mobile, Tong Du Chon, US Army
Osan Air Base, Song Tan, US Air Force
Osan Ni Ammunition Storage Annex, Osan Ni, US Air Force
Pier #8, Kanman-Tong, US Army
Pil-Sung Air Range, Sangori-Ni, US Air Force
Pusan Storage Facility, Pusan, US Army
Pyongtaek Cpx Area, Pyongtaek, US Army
Richmond, Taejon City, US Army
Shinbuk Relay, Pochon, US Army
Sungnam Golf Course, Songnam, US Army
Suwon Air Base, Suwon, US Air Force
Swiss and Swed Camp Mac HQ, Munsan Up, US Army
Taegu Air Base, Taegu, US Air Force
Tango Songnam, US Army
Watkins Range, Tong Du Chon, US Army
Wonju Air Station, Wonju, US Air Force
Yong Pyong Tdc, US Army
Yongsan Area, Seoul, US Army
24 Basi, senza altri dettagli

 

Usa-Russia, Putin: Ridicolo inserirci in lista sanzioni con Pyongyang

putin corea del nord

Certo — ha detto Putin ai giornalisti rispondendo a una domanda sull’appello dei paesi occidentali a fare pressione su Pyongyang in considerazione della recente legge statunitense che impone sanzioni all’Iran, alla Corea del Nord e alla Russia —, è ridicolo metterci in una lista di sanzioni con la Corea del Nord e poi chiedere loro di aiutarli con sanzioni esercitate contro la Corea del Nord”. Il leader russo ha aggiunto che è difficile comunicare con persone che “confondono l’Austria con l’Australia”.     

La Corea democratica umilia la difesa missilistica degli Stati Uniti