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ECUADOR: Lenin Moreno, il Gorbaciov ecuadoreño sta smantellando la REVOLUCION CIUDADANA!!

Il neo presidente ecuadoreño, Lenin Moreno, designato dall’ex presidente Rafael Correa, suo successore, in quanto costretto dalla Costituzione ecuadoregna a non potersi più candidare per aver raggiunto il limite dei mandati, sta smantellando la Revolucion Ciudadana.

Incoming President Lenin Moreno, wearing the Ecuadorian presidential sash, raises his hand with outgoing President Rafael Correa, during the swearing-in ceremony, in Quito, Ecuador, Wednesday, May 24, 2017. Moreno was sworn into office Wednesday after narrowly defeating a conservative former banker in last month’s runoff. (AP Photo/Dolores Ochoa)

Per questo motivo i leaders più carismatici, coraggiosi e fedeli alla nazione cercano di stare il più a lungo possibile in carica modificando, se il caso, anche la costituzione del Paese per paura che i successori riportano la nazione ai periodi bui imperialisti.

Ed è proprio quello che sta avvenendo in Ecuador con Lenin Moreno, successore di Rafael Correa, che ha decisamente cambiato atteggiamento politico.

Una indecente giravolta che dalla Revolucion Ciudadana è passato all’ultraneoliberismo!!

Brevissima parentesi.

In Bolivia, l’attuale presidente Evo Morales, non potendosi più candidare alle presidenziali del prossimo anno, ha provato a giocare la carta della modifica della Costituzione per eliminare le restrizioni sui  mandati, ma la violenta propaganda dei media imperialisti ha avuto la meglio sui boliviani che non hanno dato fiducia al proprio presidente che ha fatto risollevare la nazione come nessun altro. Quindi il rischio che il successore di Evo Morales venda l’anima all’imperialismo, come sta facendo Lenin Moreno, è elevatissimo.

Non c’è una classe politica fedele alla nazione di cui potersi fidarsi.

Abbiamo solo rarissime personalità che hanno il coraggio di non piegarsi ai voleri imperialisti, che stanno distruggendo il mondo, e che fanno prima gli interessi della propria nazione e della propria gente. Basta guardare cosa sta facendo la PIDIOCRAZIA in Italia. Mai un provvedimento a beneficio della nazione e degli italiani.     

Ma ritorniamo all’Ecuador. 

Lenín ha fatto in queste tre settimane ciò che l’opposizione non ha potuto fare in 10 anni!”.

Questo è il grido di allarme lanciato dall’ex presidente Rafael Correa.

Ricordiamo che Lenin Moreno, è stato vicepresidente dello stesso Correa dal 2007 al 2013, e alle ultime elezioni, candidato di Alianza PAIS (Patria Altiva y Soberana/Patria Orgogliosa e Sovrana), il partito della Revolucion Ciudadana, e sostenuto chiaramente dall’ex presidente Rafael Correa, si è autoproclamato suo erede diretto definendo lo stesso Rafael Correa come “il miglior presidente di sempre”.

Una volta eletto però ha cambiato decisamente rotta.

Prima sollevando dall’incarico di vicepresidente Jorge Glass accusandolo di corruzione. Poi ha attaccato il precedente governo di essere stato altamente corrotto che ha portato il debito pubblico oltre il limite prestabilito.

Il presidente dell’Asamblea Nacional, il parlamento del Paese ed esponente dell’Alianza PAIS, José Serrano si è subito sollevato contro il traditore Lenin Moreno. 

Durissima la replica dell’ex presidente Rafael Correa:

Quando aveva bisogno di me ero il miglior presidente della storia. Ora siamo una mafia di inutili. Nessun dovrebbe avere fiducia in una persona del genere”.

I dati sul debito pubblico, forniti dall’attuale ministro dell’Economia, Carlos de la Torre, hanno ampiamente smascherato le bugie di Lenin Moreno. Nel 2000 il debito pubblico ammontava al 65,1% del PIL. Oggi è pari al 27.9%!

Secondo Correa la propaganda di Moreno sarebbe volta a giustificare misure economiche neoliberiste e di privatizzazione, in particolare nel settore petrolifero, campo fondamentale dell’economia ecuadoregna. Difatti l’attuale capo di stato sta cercando di dimostrare gli sprechi e le inefficienze di Petroecuador (Empresa Pública de Hidrocarburos del Ecuador), azienda pubblica che dal 1989 si occupa della gestione delle risorse energetiche del Paese, e che Correa aveva rafforzato, lasciando poco spazio ai privati.

Molti personaggi chiave dell’Alianza PAIS hanno abbadonato il presidente Moreno, dimostrando la propria fedeltà a Correa ed alla Revolución Ciudadana che passa al contrattacco:

Se fosse vero ciò che dice Moreno”, ha ancora accusato Correa, “l’incompetente e corrotto sarebbe proprio l’attuale presidente. In sei anni come vicepresidente ed altri quattro come delegato non si è mai reso conto di questo grande disastro. Continuerà a riversare questa valanga di calunnie per camuffare la sua incapacità e la consegna del Paese nelle mani dei soliti noti”.

Rafael Correa in un’intervista recente a RT ha dichiarato di essere pronto a tornare al comando per evitare il disastro convocando un’Assemblea Costituente.  

Tornare a essere Presidente vorrebbe dire sconvolgere i piani familiari, ma quello che sta facendo l’attuale presidente è il principale incentivo a tornare”. 

“Lenín ha fatto in queste tre settimane quello che l’opposizione non ha potuto fare in 10 anni, squalificare la nostra rivoluzione”.  

“Se Moreno continua a distruggere la patria tornerò in campo per una nuova rielezione”.

“Convochiamo un’Assemblea Costituente, ritorneremo alla prima linea politica”. 

 

Piaccia o meno, l’imperialismo si scaglia sempre contro chi fa il bene del popolo. 

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