Il capo epidemiologo svedese: Indossare le maschere è “molto pericoloso”
Scritto da Steve Watson, tramite Summit News
Il massimo esperto svedese del coronavirus ha avvertito che incoraggiare le persone a indossare maschere facciali è “molto pericoloso” perché dà un falso senso di sicurezza ma non argina efficacemente una diffusione di virus.
“È molto pericoloso credere che le maschere facciali possano cambiare il gioco quando si tratta di COVID-19”, ha detto Anders Tengell, che ha supervisionato la risposta della Svezia alla pandemia, resistendo a qualsiasi forma di blocco o mandato di mascheramento.
“Le maschere facciali possono essere un complemento con altre cose quando altre cose mettono al sicuro”, ha aggiunto Tengell.
“Ma iniziare con le maschere facciali e poi pensare che si possono affollare gli autobus o i centri commerciali – è sicuramente un errore”, ha aggiunto Tengell.
Tegnell si è sempre pronunciato contro l’uso delle maschere, il mese scorso dichiarando che “Con i numeri che diminuiscono molto rapidamente in Svezia, non vediamo alcun motivo per indossare una maschera facciale in Svezia, nemmeno sui mezzi pubblici”.
“I risultati che sono stati prodotti attraverso le maschere sono sorprendentemente deboli, anche se molte persone in tutto il mondo le indossano”, ha esortato Tengell.
“Sono sorpreso che non abbiamo più studi o studi migliori che mostrino quali siano gli effetti delle maschere. Paesi come la Spagna e il Belgio hanno fatto indossare maschere alle loro popolazioni, ma il loro numero di infezioni è comunque aumentato“, ha anche dichiarato l’epidemiologo.
La Svezia, che non ha applicato alcun ordine di blocco obbligatorio, ha visto i suoi casi di coronavirus e i suoi decessi rallentare notevolmente.
“Che la Svezia sia scesa a questi livelli è molto promettente”, ha detto Tegnell, aggiungendo: “Le curve stanno scendendo e le curve per i malati gravi cominciano ad avvicinarsi a zero”.
Come ha riconosciuto Newsweek all’inizio di questo mese, il tasso di mortalità della Svezia per COVID-19 è inferiore a quello della Spagna, del Regno Unito e dell’Italia, paesi che hanno tutti imposto il blocco.
Il calo del PIL della Svezia, pari a 8,6% nel secondo trimestre del 2020, è anche significativamente meno grave rispetto alla media del 12,1% registrato nell’Eurozona, lasciando il Paese scandinavo “in una condizione molto migliore rispetto al resto d’Europa”.